L’olio fa da sempre parte della nostra vita, delle nostre tavole, della nostra cultura. Ma possiamo davvero dire di conoscerlo, di conoscerne le varietà, gli stadi di preparazione, le infinite differenze di gusto, colore e profumo? Ogni olio ha una storia a sé, che nasce dal territorio e dal suo prodotto: l’oliva, con i suoi diversi colori e forme, e il territorio fa davvero la differenza.
Oleario è il progetto del CREA che ha l’obiettivo di unire competenza e comunicazione per generare un’accelerazione dei processi culturali che riguardano il settore olivicolo.
La direzione intrapresa è quella di una rivoluzione ed evoluzione culturale che apra nuovi orizzonti e, in un futuro prossimo, attivi ulteriori meccanismi nel processo di conoscenza del mondo dell’olio per elevare l’olio extravergine d’oliva italiano a prodotto riconosciuto da tutti i consumatori nella sua eccellenza, da scoprire e valorizzare sotto numerosi punti di vista.
Parlare di un solo olio è però riduttivo: esistono e vanno raccontati tanti oli quanti sono i territori che li producono. Le varietà di ulivi, adattati nel corso di millenni a diversi fattori territoriali e climatici, danno origine alle varietà degli oli. Ciascuno con precise identità, distinti e accomunati dal nome.
Non parliamo quindi genericamente di olio, ma di oli italiani.
Olio che torna ad avere una caratteristica di unicità in quanto prodotto principe della nostra tradizione enogastronomica.
E qui c’è l’altro spirito del nostro progetto: raccontare l’olio come fattore di identità e memoria collettiva. Olivo elemento predominante nel paesaggio italiano, dalla Sicilia alle aree appenniniche, elemento di bellezza, di qualità, di tipicità del paesaggio stesso. Ulivi che troviamo sui terrazzamenti, sui costoni a picco sul mare, sulle sponde dei laghi, nelle colline più interne, sui pendii dei vulcani, tra la macchia mediterranea, nei paesaggi più vari della penisola.
Olio Patrimonio immateriale del nostro Paese.
Olio legato al territorio, ricchezza di varietà, caratteristica territoriale valorizzata, mai completamente abbandonata anche nelle aree più afflitte da depopolamento, a rimarcare l’antico legame con il nostro patrimonio di culture, conoscenze, tradizione, produzioni.
Olio, il nostro segno distintivo.
Raccontare la pluralità dell’Olio extra-vergine di oliva, elemento cardine del nostro patrimonio enogastronomico, antico e contemporaneo, essenza della nostra cucina ma anche motore diffuso di piccole e grandi economie rurali, di piccole e grandi aziende di cui l’Italia è puntellata. Raccontare per valorizzare, proteggere, dare evidenza a questo prodotto che ha potenzialità di crescita considerevoli e va raccontato e svelato ai consumatori.
Il progetto della Rete Rurale Nazionale denominato “Oleario. Dove l’Italia lascia il segno” nasce per dare evidenza a queste diverse dimensioni, nell’intento di diffondere la conoscenza sul nostro patrimonio olivicolo/oleario, valorizzando il legame tra cibo, agricoltura, territorio, cultura e tradizione. Di cui l’olio è l’esempio più evidente.
Olio che è passato, presente e futuro; olio che è tradizione e innovazione, sostenibilità e cultura, concetti chiave nelle direttrici dello sviluppo che sono declinati e interpretati anche nella filiera di produzione dell’olio. Del nostro olio.