La filiera olivicolo – olearia e le sue sfide

Data:

4 Novembre 2021

Tempo di lettura:

2 min

Le sfide dell'industria olivicola

Il comparto olivicolo-oleario riveste per l’Italia grande rilievo economico, ambientale, sociale e culturale.

Ad oggi la produzione italiana di olio di oliva è realizzata in circa 4.500 frantoi con una produzione media annuale di poco più di 300 mila tonnellate di olio (calcolata come media degli ultimi 4 anni). Gli impianti sono dislocati  per il 70% nelle regioni meridionali dove si realizza oltre l’80% della produzione di olio vergine nazionale.

Coltivare l’olivo e produrre degli oli di qualità impone dei costi ed è indispensabile che i primi a beneficiarne siano gli olivicoltori mediante il congruo aumento delle quotazioni del loro prodotto.
Purtroppo, sebbene alcuni consumatori facciano della qualità e della tipicità gli elementi imprescindibili per la scelta di un olio, alla maggior parte mancano gli elementi di conoscenza per poter effettuare scelte di acquisto consapevoli del valore effettivo di una bottiglia di olio extravergine di oliva italiano.

È pertanto fondamentale colmare queste lacune con campagne di informazione in grado di chiarire senza pregiudizi la differenza tra oli monovarietali, blend, prodotti di origine italiana o meno (progetti CREA Biovalsila, Fare, Triecol…).

Un’alternativa strategica per rilanciare la competitività della filiera olivicolo – olearia è la riscoperta di modelli territoriali di sviluppo integrale (tecnico, economico, sociale, culturale e ambientale), basati sulla condivisione delle conoscenze e sulla restaurazione delle sinergie di filiera, che mettono a disposizione delle comunità locali strumenti di comunicazione, di formazione e di informazione capaci di generare “valore aggiunto territoriale”.

Come è ben noto, la qualità dell’olio prodotto è influenzata da fattori agronomici (es. tipologia di impianto, pratiche colturali), genetici (cultivar), pedoclimatici (es. suoli e clima), ecologici (es. altimetria, luce, esposizione), tecnologici (es. modalità di raccolta delle olive, estrazione dell’olio).

Diverse sono le problematiche della filiera olivicolo-olearia che la ricerca scientifica deve fronteggiare per aumentare la competitività e la compatibilità ambientale:

  • la gestione del suolo;
  • la tutela della biodiversità;
  • la fertilizzazione del terreno;
  • l’irrigazione;
  • la potatura e la successiva gestione dei residui di potatura;
  • la gestione fitosanitaria;
  • le modalità di raccolta delle olive;
  • la lavorazione delle olive in frantoio e successiva gestione dei sottoprodotti.

Ultimo aggiornamento

07/03/2022, 12:21
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