Conoscere l’olio extravergine d’oliva e le sue specificità significa entrare a contatto con un mondo di informazioni sui benefici che l’olio può apportare alla nostra salute.
Ecco alcuni dei termini che possiamo trovare sulle schede varietali e il loro significato.
Acido oleico: Molte delle proprietà benefiche dell’olio di oliva sono legate all’elevato contenuto di questo acido. L’acido oleico è noto per i suoi effetti benefici a carico del sistema cardiovascolare: L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha autorizzato l’impiego di prodotti a base di acido oleico con l’indicazione del mantenimento nella normalità dei livelli di colesterolo “la sostituzione di grassi saturi nella dieta con grassi insaturi come l’acido oleico contribuisce al mantenimento dei normali livelli di colesterolo nel sangue”. In particolare, sembrerebbe esercitare effetti antipertensivi e antiossidanti e, in generale, protettivi per la salute del sistema cardiocircolatorio.
Acido linoleico: un acido grasso essenziale, ovvero indispensabile per la salute dell’uomo che, non essendo in grado di sintetizzarli, deve introdurli con gli alimenti. L’olio di oliva contiene circa il 7% di acido linoleico. Gli effetti benefici più rilevanti riguardano gli aspetti relativi alla colesterolemia, come riconosciuto dall’EFSA, e di conseguenza al controllo delle patologie cardiovascolari con la riduzione del rischio dell’ictus ischemico e di eventi coronarici quali l’infarto. È anche associato alla riduzione della sindrome metabolica e del rischio di diabete tipo 2.
Acido alfa-linolenico: altro acido grasso essenziale, che regola la risposta infiammatoria, riducendo la sintesi di sostanze pro-infiammatorie conseguente a infezioni, traumi e/o infiammazioni. Regola inoltre l’aggregazione, l’attivazione e l’adesione piastrinica, contribuisce alla regolazione delle vie di coagulazione, migliorando la funzione endoteliale e proteggendo l’organismo dal rischio dell’aterosclerosi, da eventi cardio-cerebro-vascolari e ottimizzando alcune funzioni cerebrali e/o attività metaboliche.
Fenoli: I polifenoli sono sostanze in grado di agire a diversi livelli nel corpo umano, proteggendo l’organismo dall’azione ossidante dovuta ad agenti chimici come i radicali liberi che agiscono deteriorando le proteine delle membrane delle cellule e del DNA, determinando una degenerazione cellulare e funzionale dei tessuti. Nell’olio di oliva è presente una miscela costituita da diverse molecole tra cui: tirosolo, idrossitirosolo, oleuropeina e suoi derivati. La loro efficacia nella prevenzione e trattamento delle patologie dell’invecchiamento, delle patologie cardiovascolari e nell’insorgenza del cancro è dovuta alle loro attività antinfiammatorie, antiossidanti, neuroprotettive e immunomodulatorie.
Tocoferoli: composti antiossidanti di struttura analoga alla vitamina E presenti in quasi tutte le sostanze grasse che possono costituire un elemento di pregio per l’olio. La protezione dall’ossidazione esercitata dai tocoferoli nei riguardi del grasso, e dunque dell’olio, è dovuta al fatto che questi composti possono facilmente ossidarsi catturando i radicali liberi derivanti dall’ossidazione dei composti insaturi all’aria ed hanno le stesse funzioni sia nei cibi che nel tessuto cellulare. La principale funzione fisiologica della vitamina E, che si trova nella frazione insaponificabile degli oli, è quella di prevenire i danni dell’ossidazione lipidica ed è parte integrante e insostituibile del sistema di difesa antiossidante cellulare oltre a promuovere l’utilizzazione della Vitamina A. È stato anche dimostrato che la vitamina E svolge un ruolo fondamentale nella salute del sistema nervoso centrale. Il beneficio terapeutico della vitamina E è correlato alla prevenzione e alla gestione dei disturbi neurodegenerativi come l’ Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Fitosteroli: Fra le diverse molecole appartenenti a questa classe, il più abbondante è il ß-sitosterolo che riduce l’assorbimento e la produzione del colesterolo intestinale. La sicurezza d’impiego dei fitosteroli, sulla base dei dati disponibili, sembra eccellente. Poiché i fitosteroli non sono sintetizzati dall’organismo umano, i loro livelli circolanti dipendono esclusivamente dall’apporto dietetico e dall’efficienza del loro assorbimento.
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