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Gli ulivi monumentali del Centro Italia
Nel Lazio sono presenti due olivi monumentali del Centro Italia: il primo, presso Palombara Sabina, la cui età stimata è di 3000 anni con una circonferenza alla base di 12,50 m, e il secondo a Tivoli, risalente alla stessa età, con circa 15 metri di circonferenza a petto d’uomo.
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L’olivone millenario di Palombara sabina (Fonte: sabinadop)
Per quanto riguarda la parte centrale del Paese, da menzionare è il progetto dell’Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche, volto al recupero della biodiversità, proprio attraverso la protezione degli ulivi secolari, punto di forza per la valorizzazione della olivicoltura marchigiana.
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Pianta monumentale di Mignola – Castelfidardo (AN). Foto da Barbara Alfei, ASSAM
L’Umbria dispone di un ricco germoplasma olivicolo che rappresenta una risorsa di particolare interesse per l’agricoltura, l’ambiente e la cultura locale, oltre a determinare la tipicità del prodotto umbro.
Tra gli ulivi monumentali del Centro Italia in Toscana, e più precisamente a Grosseto, rintracciamo l’olivicoltura più antica, risalente agli Etruschi.
Oggi nei nuovi piani della Politica Agricola Comunitaria per il nuovo periodo di programmazione post 2020 è previsto un importante sostegno agli agricoltori che mantengono e valorizzano ulivi monumentali, segno della tradizione italiana che è agricola, paesaggistica e culturale.
Un riconoscimento che rappresenta l’ennesimo segno di valore che viene dato a questo tratto distintivo della nostra cultura agroalimentare.
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